IBS Sindrome del colon irritabile
18.09.2016 14:35
La sindrome del colon irritabile (IBS, Irritable bowel syndrome in inglese) è un
disturbo che purtroppo sta diventando sempre più comune, tra i suoi sintomi più frequenti annovera:
- crampi,
- dolore addominale,
- nausea,
-costipazione e diarrea,
anche se la sintomatologia è davvero vasta e cambia da soggetto a soggetto.
Per chi ne soffre, tuttavia, la sindrome del colon irritabile può rivelarsi invalidante: si può non essere più in grado di lavorare, di fare vita sociale o addirittura di fare viaggi anche se brevi, in quanto comporta una serie di disagi e stress che diventano difficili da gestire nel tempo.
Nella metà circa dei casi colpisce più le donne che gli uomini e inizia prima dei 35 anni.
I ricercatori non hanno ancora scoperto alcuna causa specifica della sindrome del colon irritabile: secondo la teoria più diffusa i pazienti che ne soffrono hanno un colon, o intestino crasso, particolarmente sensibile e reattivo a determinati alimenti e allo stress, inoltre potrebbe essere coinvolto anche il sistema immunitario, che combatte le infezioni.
In un paziente affetto da sindrome del colon irritabile la normale motilità (movimento) dell’intestino potrebbe essere assente e/o potrebbero manifestarsi degli spasmi (contrazioni muscolari improvvise e dolorose, che se ne vanno improvvisamente come sono iniziate) oppure il colon potrebbe addirittura smettere temporaneamente di funzionare.
La superficie interna del colon, l’epitelio, è gestito dal sistema immunitario e dal sistema nervoso, che regolano il transito dei fluidi.
Quando è presente la sindrome del colon irritabile l’epitelio sembra funzionare correttamente tuttavia, se i fluidi in transito nel colon si muovono troppo velocemente, il colon perde la capacità di assorbirli, per questo motivo chi ne soffre a lungo termine finisce per avere una serie di carenze alimentari davvero importanti.
Inoltre il colon di alcuni pazienti potrebbe reagire in modo anomalo a determinati alimenti oppure allo stress, che in condizioni normali non provocherebbero alcun disturbo.
Alcune ricerche recenti hanno dimostrato che la serotonina è connessa alla normale funzionalità gastrointestinale: la serotonina è un neurotrasmettitore, ovvero una sostanza chimica che trasmette i messaggi da una parte all’altra dell’organismo, ed il 95% della serotonina presente nell’organismo si trova nell’apparato digerente e solo il restante 5% si trova nel cervello.
Le cellule che formano la parete interna dell’intestino funzionano come trasportatori portando la serotonina al di fuori dall’apparato digerente; i pazienti affetti da sindrome del colon irritabile presentano una diminuzione dell’attività dei recettori e questo si traduce in livelli anormali di serotonina.
La conseguenza è che si hanno problemi di defecazione, di motilità e di sensibilità della zona, causati dalla presenza di recettori del dolore particolarmente sensibili.
I ricercatori ipotizzano che la sindrome del colon irritabile potrebbe essere anche causata da un’infezione batterica dell’apparato digerente: alcune ricerche dimostrano che i pazienti affetti da gastroenterite a volte vengono anche colpiti dalla sindrome del colon irritabile, altrimenti definita come sindrome del colon irritabile post-infettiva.
I ricercatori hanno anche individuato una forma lieve di celiachia, ovvero sensibilità al glutine che in alcune persone scatena sintomi simili a quelli della sindrome: i pazienti affetti da sensibilità o celiachia non riescono a digerire il glutine, una sostanza presente nel grano, nella segale e nell’orzo e non possono assumere questi alimenti senza sentirsi male, perché il loro sistema immunitario reagisce danneggiando l’intestino tenue.
Con un esame del sangue si può scoprire l’eventuale celiachia.
Per quanto riguarda invece la sensibilità al glutine è diagnosticabile solo attraverso un test genetico specifico (nel mio studio o contattandomi è possibile effettuarlo).
Il peggioramento dei sintomi della sindrome del colon irritabile può essere collegato a:
- pasti abbondanti e grassi,
- accumulo di gas nel colon,
- assunzione di farmaci,
- assunzione di grano, orzo, segale, cioccolata, latte e derivati o alcool,
- assunzione di bevande contenenti caffeina, come ad esempio caffè, tè o cola,
- situazioni di stress, conflitto o turbamento emotivo.
La corretta e sana alimentazione in questi casi diventafondamentale poiché è l’unico modo per far cessare o comunque contenere la sintomatologia.
Diventa importante in questi casi fare un percorso di detossinazione globale e riequilibrare la flora batterica dell’intestino, seguire una corretta alimentazione ed evitare cibi che ne peggiorino la sintomatologia, inoltre fare una corretta integrazione può sicuramente aiutare ad eliminare stanchezza e carenze vitaminiche dovute al mal assorbimento.
Inoltre è consigliato anche seguire un percorso di gestione dello stress, in quanto molti studi hanno dimostrato che lo stress incide anche su questo tipo di disturbi.
Il naturopata saprà sicuramente guidarvi, consigliarvi e sostenervi in questo percorso.
Se avete domande o soffrite della sindrome del colon irritabile, e volete essere aiutati a migliorare il vostro benessere non esitate a contattarmi compilando il modulo di contatto.
Buona giornata in salute
Wellness Trainer Team
Indietro